Caso Signor Costantin P.

“”Nel corso dell’intervento chirurgico cui sono stato sottoposto, il chirurgo ha erroneamente  lacerato un importante vaso sanguigno che mi ha causato un’emorragia eccessiva”. Al Sig. C.P. spetta senz’altro il risarcimento del danno se è accertato che la lesione sia stata causata da un comportamento negligente del medico. In particolare, sarà necessari dimostrare i seguenti elementi: che il medico chirurgo sia stato in qualche modo negligente; che la negligenza del medico chirurgo abbia causato in maniera diretta una lesione o un danno. Qualora la vena lacerata fosse stata subito riparata, infatti, gli elementi per la causa vengono a mancare anche se il medico è stato negligente. Tuttavia, se la vena lacerata ha causato altri tipi di lesioni o danni puoi ricevere un risarcimento per questi ultimi. È importante notare che il danneggiato dovrà sostenere, e non provare, che un errore sia stato commesso dal medico o dalla struttura ospedaliera. Saranno invece questi ultimi a dover discolparsi, cioè a dover provare che il danno si sia verificato per cause a loro non imputabili.

 

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